La riparazione mininvasiva della valvola mitralica è una procedura complessa, che necessita di tanta esperienza.
Nel nostro paese la maggior parte delle operazioni vengono fatte in sternotomia, attraverso, cioè, l’apertura completa dello sterno.
Questo avviene perché la cardiochirurgia mitralica mini invasiva (che si avvale di un piccolo “taglio”), implica grande preparazione, esperienza, manualità, autocontrollo, elasticità mentale e, soprattutto, capacità di rendere le cose sempre più semplici: le cose troppo complesse funzionano meno bene!
Per avere controllo, risultati efficaci, ripetibili e duraturi nel tempo, il cardiochirurgo mini-invasivo ha tutta una filosofia di lavoro diversa dal solito:
- spiega ai pazienti con parole chiare e comprensibili l’obiettivo chirurgico e la strategia operatoria;
- cura in maniera attenta il posizionamento del paziente in sala operatoria;
- esegue gesti chirurgici lineari e facilmente ripetibili.
Per essere così è necessario studio, formazione ed esperienza.
Chiedete al vostro specialista che tipo di strategia ha in mente per il vostro problema.