Riconoscere i primi sintomi della insufficienza mitralica è il primo passo per evitare la progressiva alterazione della valvola mitrale.
Quando la insufficienza mitralica si verifica nei soggetti giovani quasi sempre è dovuta alla alterazione del tessuto di cui la valvola è costituita. Ciò che avviene è un allungamento delle corde tendinee e dei lembi: generalmente si tratta di un prolasso della valvola mitrale.
Il prolasso mitralico può essere considerato una condizione al limite con la normalità, definita anche parafisiologica, che il più delle volte non si associa ad insufficienza mitralica e non evolve in quadri peggiorativi. Tuttavia, nei casi in cui il paziente sia stato sottoposto ad interventi invasivi oppure odontoiatrici, è comunque consigliabile praticare la profilassi dell’infezione batterica.
A seconda del quadro di gravità la insufficienza mitralica può essere classificata in:
- lieve
- moderata
- severa
Quando si presenta in forma lieve o moderata va tenuta sotto controllo mediante ecocardiogrammi regolari a distanza di 9-12 mesi.
Con il tempo e con la progressiva alterazione della valvola mitralica, l’insufficienza mitralica potrebbe diventare severa: in questo stadio più avanzato si potrebbero accusare sintomi riconducibili ad un vero e proprio affanno: in questi casi il paziente potrebbe affaticarsi camminando leggermente in salita ed, in un secondo momento, anche camminando in pianura.
Cosa fare quando si presentano questi sintomi?
Per prima cosa è consigliabile rivolgersi sempre ad uno specialista che sappia diagnosticare la problematica. Attenzione: non è affatto detto che la malattia comporti necessariamente un intervento chirurgico, ma è sempre bene tenere sotto controllo la situazione e non sottovalutarla.
Qualora si pongano le condizioni per una operazione al cuore, non bisogna farsi prendere dal panico: esistono ormai parecchie soluzioni, spesso definitive e durature. Oggi è infatti possibile optare per tecniche di cardiochirurgia mininvasive a vantaggio dei pazienti, in termini di velocità di recupero e qualità della vita.