Ipertensione arteriosa: uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di patologie cardiovascolari. Vi spiego in cosa consiste e come si può prevenire.
Il sangue, grazie alla spinta ricevuta dal cuore, esercita una forza sulle pareti delle arterie: questa forza si chiama pressione arteriosa.
In realtà, questo è lo schema più semplice possibile che ho pensato per spiegare il concetto. Infatti, come sempre, le cose sono ben più complesse*.
Misurare la pressione è uno dei controlli a cui siamo maggiormente abituati e tutti noi sappiamo che esiste una doppia misurazione, la massima e la minima.
Generalmente, la pressione ottimale si attesta sui valori di 120-80 mmHg (si misura in millimetri di mercurio). Se tali valori sono alterati, si parla di ipertensione arteriosa.
L’ipertensione arteriosa, è uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di patologie cardiovascolari e continua a essere la prima causa di mortalità e di sviluppo di gravi malattie cardiovascolari e renali in tutto il mondo. E questo fenomeno interessa sia i Paesi in via di sviluppo che quelli industrializzati.
Se ci fate caso, spesso (erroneamente) non la intendiamo come una vera e propria patologia, soprattutto perché di per sè non presenta alcun sintomo facilmente riconoscibile, sebbene contribuisca a “favorire” altre problematiche quali: scompenso cardiaco, insufficienza renale, occlusione delle arterie degli arti inferiori, problematiche ai vasi del cervello etc.
I danni precoci, causati dall’ipertensione a organi come cuore, reni o cervello determinano un rischio globale molto elevato. E siccome questo “danno” può regredire grazie alle terapie e questo miglioramento può consentire una minore incidenza di tutte le patologie cardio-vascolari, è fondamentale non trascurare ogni piccolo dettaglio.
Basterebbe seguire semplici regole e una vita sana per tenere normali i valori della pressione:
- mantenere un peso corporeo adeguato;
- ridurre l’assunzione di sale (e anche di zuccheri!);
- praticare una regolare attività fisica;
- limitare il consumo di alcool;
- astenersi dal fumo di sigaretta;
- seguire attentamente anche i bambini (la misurazione della pressione arteriosa deve sempre far parte della valutazione dello stato di salute del bambino!).
Il 60% degli europei affetti da ipertensione arteriosa non assume una terapia e questo avviene nonostante sia i medici che i pazienti abbiano a disposizione da molti anni farmaci efficaci e ben tollerati e dispongano di strumenti assai precisi per la diagnosi.
I principali motivi che impediscono una buona gestione dell’ipertensione sono spesso attribuibili all’inerzia del medico, alla scarsa aderenza alle cure da parte dei pazienti, all’insufficiente utilizzo di terapie di combinazione e alla diagnosi tardiva o assente.
La prevenzione è quindi fondamentale: misurare la pressione a casa è importantissimo, annotando i valori rilevati, la data e l’ora. Meglio se accompagnati dalla frequenza cardiaca. A volte, più utile risulta il monitoraggio per 24 ore che aiuta a confermare con maggiore precisione la diagnosi, individuando più facilmente le forme di ipertensione da “camice bianco” o “ipertensione mascherata”.
Nel dubbio, rivolgetevi al vostro medico o a centri per la diagnosi e la cura dell’ipertensione arteriosa!
* In particolare, sappiamo che i valori della pressione arteriosa (PA) sono espressi dalla seguente formula: Pressione Arteriosa = Flusso x Resistenza.
Il Flusso è determinato dalla gittata cardiaca, che a sua volta dipende da precarico (volume ematico di riempimento) e attività cardiaca. La Resistenza è data dalla formula R = 8ηL/πr 4 Dove η è la viscosità ematica, L la distanza percorsa dal sangue ed r il raggio medio arteriolare. Il raggio è il parametro più determinante. I più importanti parametri regolatori della pressione sono dunque volume ematico, attività cardiaca, viscosità del sangue e raggio medio arteriolare.