La riabilitazione dopo un intervento al cuore: un progetto a lungo termine che prevede l’adozione di uno stile di vita sano.
Mancanza di esercizio fisico, abuso di alcool, fumo, diabete, sovrappeso sono alcuni dei fattori di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari, che spesso conducono ad un intervento cardiochirurgico.
Con un intervento al cuore o ai grossi vasi il problema non è risolto: spesso dico questo ai miei pazienti!
Infatti, anche se eseguito con una tecnica mini-invasiva, dopo aver subito un intervento è indispensabile rivedere completamente il senso della propria vita, modificarne le abitudini scorrette, volersi più bene e ascoltare il proprio corpo. E questo, può essere insegnato, trasmesso, compreso.
È così che io intendo estensivamente il termine riabilitazione: un progetto che da una parte prevede la programmazione di esercizi fisici specifici e personalizzati e dall’altra serve a sostenere e sviluppare le potenzialità del paziente, promuovendone atteggiamenti attivi, propositivi, che stimolano le Sue capacità di scelta con lo scopo di modificarne il successivo stile di vita.
Ora vi spiego brevemente come si articola.
Generalmente prevede un colloquio iniziale di valutazione della situazione di partenza: la determinazione della massa corporea, la valutazione dell’elettrocardiogramma, dell’ecocardiogramma, l’esecuzione di un test da sforzo. A quel punto si propone un programma di esercizio fisico personalizzato e si eseguono consulenze nutrizionali e psicologiche per insegnare al paziente come raggiungere l’obiettivo: cambiare le abitudini e lo stile di vita.
Più raramente il programma prevede anche incontri di gruppo, attività all’aria aperta ed altro ma purtroppo non sempre si ha la fortuna di vivere in territori che offrono tali possibilità.
L’andamento del programma è costantemente monitorato ed eventualmente modificato a seconda le situazioni.
Concluso il periodo riabilitativo (a giudizio medico), il paziente di solito esegue degli accertamenti per la valutazione dei risultati ottenuti e riceve, infine, un report dettagliato contenente le specifiche sulle attività svolte, le raccomandazioni e la programmazione dei futuri controlli.
Alla fine, per potersi definire di successo il paziente non solo dovrà stare meglio, camminare meglio etc ma dovrà soprattutto aver compreso cosa cambiare delle proprie abitudini, perché farlo e come essere la versione migliore di se stesso!