Per riparazione mitralica con approccio mini invasivo si intende una tecnica cardiochirurgia caratterizzata dalla possibilità di eseguire una piccola incisione intercostale (5 centimetri) che consente al cardiochirurgo di accedere al cuore e quindi anche alla valvola mal funzionante.
Rispetto alla sternotomia, il metodo minimamente invasivo presenta risultati incoraggianti sia per gli interventi di riparazione che di sostituzione:
- minor sanguinamento;
- degenza post-operatoria ridotta;
- minore percezione del dolore dopo l’intervento.
Inoltre, anche la durata dell’intervento è notevolmente diminuita con tempi di circolazione extra-corporea ed arresto cardiaco protetto, sovrapponibili o addirittura inferiori rispetto alle tecniche tradizionali.
L’approccio minimamente invasivo comporta pertanto dei vantaggi per i pazienti, non solo di natura estetica e psicologica, ma anche clinici. Per questa ragione, io credo che le tecniche mini-invasive dovrebbero essere considerate l’approccio standard, soprattutto per la chirurgia della valvola mitrale.
Non solo, a mio avviso rappresenta la procedura migliore specie per i pazienti più fragili, ossia quelli che non sarebbero in grado di affrontare un trauma così importante come l’apertura del torace tramite una sternotomia completa, procedura dall’alto rischio di compromissione del recupero post operatorio.
Tuttavia, la riuscita di un intervento è legata al volume degli interventi eseguiti dall’operatore, sebbene questo non rappresenta l’unico parametro.
È necessario, quindi, che il cardiochirurgo sia culturalmente orientato a questo approccio e tecnicamente ben preparato, poiché riparare la valvola mitralica (quando possibile) non è un dovere nei confronti del paziente.
Si potranno così ottenere rapidi benefici terapeutici, interrompendo quel circolo vizioso che conduce a sintomi come stanchezza e dispnea.
Ricordate questa buona norma di prevenzione: già intorno ai 30 anni effettuate una visita cardiologica completa con ecocardiogramma preferibilmente, in centri che eseguono un numero elevato di ecocardiografie e dove operano professionisti preparati. Rivolgersi a strutture che hanno grande esperienza sulla chirurgia valvolare, significa per il paziente avere l’opportunità di ricevere terapie adeguate e aggiornate!
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